I Tortelli di Zucca
Seguendo una ricetta rimasta immutata nei secoli,
Chef Zanardi propone una versione classica degli
intramontabili Tortelli di Zucca, serviti conditi con
burro e salvia e ideali da abbinare a un buon calice
di Lambrusco Mantovano.
Nato nel Cinquecento alla Corte dei Gonzaga
e passato alla storia per aver rapito il cuore di
imperatori, duchi e marchesi nel corso dei secoli,
questo piatto combina il sapore dolce ed
inequivocabile della zucca con l’aroma piccante
della mostarda mantovana, in un ripieno morbido
e corposo abbracciato da una sottile pasta all’uovo.
Un corallo di zucca e un tocco segreto nell’impasto
rendono la rivisitazione dello chef un viaggio imperdibile.
Seguendo una ricetta rimasta immutata nei secoli, Chef Zanardi propone una versione classica degli intramontabili Tortelli di Zucca, serviti conditi con burro e salvia e ideali da abbinare a un buon calice di Lambrusco Mantovano.
Nato nel Cinquecento alla Corte dei Gonzaga e passato alla storia per aver rapito il cuore di imperatori, duchi e marchesi nel corso dei secoli, questo piatto combina il sapore dolce ed inequivocabile della zucca con l’aroma piccante della mostarda mantovana, in un ripieno morbido e corposo abbracciato da una sottile pasta all’uovo.
Un corallo di zucca e un tocco segreto nell’impasto rendono la rivisitazione dello chef un viaggio imperdibile.
Nato nel Cinquecento alla Corte dei Gonzaga e passato alla storia per aver rapito il cuore di imperatori, duchi e marchesi nel corso dei secoli, questo piatto combina il sapore dolce ed inequivocabile della zucca con l’aroma piccante della mostarda mantovana, in un ripieno morbido e corposo abbracciato da una sottile pasta all’uovo.
Un corallo di zucca e un tocco segreto nell’impasto rendono la rivisitazione dello chef un viaggio imperdibile.
Il Bevr’in Vin
“Ricordo d’Infanzia” è il piatto che, più di tutti,
riporta alla memoria un’antichissima tradizione
riporta alla memoria un’antichissima tradizione
da sempre in uso nelle case mantovane.
Piatto popolare, storicamente servito come
antipasto, il “Bevr’in vin” (dal dialetto “bere
antipasto, il “Bevr’in vin” (dal dialetto “bere
nel vino”) porta in tavola i tipici agnoli di carne
all’interno di una tazza di brodo in cui viene versato
del vino rosso.
all’interno di una tazza di brodo in cui viene versato
del vino rosso.
Considerato, secondo l’antica credenza, un elisir
di lunga vita, il piatto viene riletto dalla cucina de
Il Cigno in una chiave moderna, che prevede una
scomposizione dei singoli elementi e una perla di
Lambrusco da aggiungere al brodo per rivivere
l’emozione di una così popolare tradizione locale.
scomposizione dei singoli elementi e una perla di
Lambrusco da aggiungere al brodo per rivivere
l’emozione di una così popolare tradizione locale.
“Ricordo d’Infanzia” è il piatto che, più di tutti, riporta alla memoria un’antichissima tradizione da sempre in uso nelle case mantovane.
Piatto popolare, storicamente servito come antipasto, il “Bevr’in vin” (dal dialetto “bere nel vino”) porta in tavola i tipici agnoli di carne all’interno di una tazza di brodo in cui viene versato del vino rosso.
Considerato, secondo l’antica credenza, un elisir di lunga vita, il piatto viene riletto dalla cucina de Il Cigno in una chiave moderna, che prevede una scomposizione dei singoli elementi e una perla di Lambrusco da aggiungere al brodo per rivivere l’emozione di una così popolare tradizione locale.
Il Cappone alla Stefani
Fu il cuoco Bartolomeo Stefani a ideare nel 1662,
alla Corte dei Gonzaga, l’insalata di cappone
entrata a far parte delle principali ricette
tradizionali mantovane.
alla Corte dei Gonzaga, l’insalata di cappone
entrata a far parte delle principali ricette
tradizionali mantovane.
Contenuta nel suo libro “Cucina mantovana di
principi e di popolo”, questa ricetta unisce il petto
di cappone alla mostarda mantovana, all’uvetta e ai
pinoli in una delicata sinfonia di sapori a cui Chef
Zanardi ha voluto conferire ulteriore carattere
inserendo la mostarda direttamente nella
marinatura del cappone.
principi e di popolo”, questa ricetta unisce il petto
di cappone alla mostarda mantovana, all’uvetta e ai
pinoli in una delicata sinfonia di sapori a cui Chef
Zanardi ha voluto conferire ulteriore carattere
inserendo la mostarda direttamente nella
marinatura del cappone.
Servito poi con insalatina di germogli, essenza di
senape e limone candito, il Cappone alla Stefani
secondo la visione de Il Cigno mantiene un’anima
antica arricchita da freschi tocchi creativi.
senape e limone candito, il Cappone alla Stefani
secondo la visione de Il Cigno mantiene un’anima
antica arricchita da freschi tocchi creativi.
Fu il cuoco Bartolomeo Stefani a ideare nel 1662, alla Corte dei Gonzaga, l’insalata di cappone entrata a far parte delle principali ricette tradizionali mantovane.
Contenuta nel suo libro “Cucina mantovana di principi e di popolo”, questa ricetta unisce il petto di cappone alla mostarda mantovana, all’uvetta e ai pinoli in una delicata sinfonia di sapori a cui Chef Zanardi ha voluto conferire ulteriore carattere
inserendo la mostarda direttamente nella marinatura del cappone.
inserendo la mostarda direttamente nella marinatura del cappone.
Servito poi con insalatina di germogli, essenza di senape e limone candito, il cappone alla Stefani secondo la visione de Il Cigno mantiene un’anima antica arricchita da freschi tocchi creativi.
Il Cotechino
Eccellenza del territorio, il cotechino
dell’Antichissima Fiera delle Grazie è un insaccato
locale storicamente protagonista delle tavole delle
feste dei mantovani.
dell’Antichissima Fiera delle Grazie è un insaccato
locale storicamente protagonista delle tavole delle
feste dei mantovani.
Il Menù de Il Cigno alleggerisce la ricetta originale
proponendone una versione più delicata e più
aristocratica: una soffice spuma di patate un
pregiato assaggio di caviale impreziosiscono il
cotechino di Chef Zanardi, elevando una ricetta
rustica ad una saporita esperienza gustativa.
proponendone una versione più delicata e più
aristocratica: una soffice spuma di patate un
pregiato assaggio di caviale impreziosiscono il
cotechino di Chef Zanardi, elevando una ricetta
rustica ad una saporita esperienza gustativa.
Eccellenza del territorio, il cotechino dell’Antichissima Fiera delle Grazie è un insaccato locale storicamente protagonista delle tavole delle feste dei mantovani.
Il Menù de Il Cigno alleggerisce la ricetta originale proponendone una versione più delicata e più aristocratica: una soffice spuma di patate un pregiato assaggio di caviale impreziosiscono il cotechino di Chef Zanardi, elevando una ricetta rustica ad una saporita esperienza gustativa.